Home

LA GUERRA DEI MONDI (War Of The Worlds, 2005), by Steven Spielberg

waroftheworlds.jpg

La storia di Wells la conosciamo tutti. Spielberg doveva più che altro giocarci con le sue trovate puramente cinematografiche. In buona parte ci è riuscito, soprattutto nei momenti in cui ci fà soltanto percepire la minaccia, senza mostrarcela, e quando ci delizia con squisite trovate surreali, come quella del treno in fiamme o dei vestiti che scendono dal cielo nel bosco di notte. Azzeccata la fuga iniziale in macchina, frenetica e isterica, con la cinepresa che gira attorno al veicolo, e i protagonisti (e gli spettatori) che non capiscono bene cosa stia accadendo. Angoscianti davvero, poi, le sequenze dei fulmini, veri e propri presagi; e giusta la scelta di mantenere gli alieni (e i macchinari) tripodi del libro, simboli per eccellenza dell'asimmetrico non-umano. Semplicemente grande, infine, l'interpretazione di Dakota Fanning (nel ruolo della figlia del protagonista), splendida bambina già "adulta".
Alcune pecche: una seconda parte non proprio all'altezza della prima, e il finale: non quello che riguarda gli extraterrestri (presente anche in Wells), ma quello riconciliatorio "alla Spielberg", più incredibile e fantasioso dell'attacco alieno stesso, con Cruise scaricatore di porto che ritrova parte della sua famiglia, che nel frattempo si era messa in salvo presso i parenti ricchi e (guarda caso)  perfettamente incolumi; altro che 11 settembre, per un attimo si ha l'impressione che si sia trattato dello sterminio dei sottoproletari ordito dai borghesi cattivi. Ma Spielberg non è il Pasolini della fantascienza.

Copyright © 2004 Alessandro Capuano